Il pilota di Borgo Valsugana, nonostante un calvario lungo due giorni, beffa anche la dea bendata e va a porre il sigillo sulla serie, ipotecando anche il Trofeo Open N5.
Un ultimo round senza possibilità di appello, andato in scena lo scorso fine settimana, ha messo a dura prova un Riccardo Rigo che, pur facendo i conti con una sorte avversa, è riuscito a centrare l’obiettivo primario di questo 2022.
Con il successo di classe ottenuto al recente Rally Trofeo ACI Como, arrivato grazie anche alla complicità di disavventure altrui, il pilota di Borgo Valsugana vince il Trofeo N5 Italia, chiudendo il cerchio su un’annata che lo ha visto autentico mattatore in contesti molto diversi tra loro.
Un poker di vittorie per piegare la concorrenza nelle prime fasi, consentendo poi di riaprire la partita a causa dell’assenza in quel di Roma, al quale aggiungere il quinto successo ottenuto a bordo della Citroen DS3 N5, condivisa con Daiana Darderi e curata da Power Brothers.
Un alloro sudato, in un atto conclusivo che ha visto il portacolori della Scuderia Malatesta incappare in problemi tecnici già sulla prima prova speciale, quella che apriva il Venerdì.
“Alla partenza ha iniziato a diluviare” – racconta Rigo – “ed un sensore della pressione olio mi ha ammutolito la vettura. Siamo riusciti a prendere il via ma abbiamo accusato due spegnimenti in speciale, compromettendo notevolmente la nostra prestazione, ed all’uscita la macchina si è ammutolita completamente, non consentendoci di continuare la gara. I ragazzi di Power Brothers hanno fatto gli straordinari e questo ci ha permesso di riprendere la gara al Sabato.”
Rientrato in azione grazie alla regola del Super Rally il calvario di Rigo non si fermava.
“Sulla prima del Sabato” – aggiunge Rigo – “la nostra DS3 ha iniziato a tagliare la corrente, costringendoci a trascinarci fino al parco assistenza, cercando di capire quale fosse la natura del problema. Una volta risolto il guasto ci siamo avviati verso le due ultime speciali ma, al via della penultima, abbiamo accusato la rottura del differenziale posteriore. Bloccandoli, rischiando di triturare tutta la trasmissione, abbiamo percorso le ultime due prove ed un’ottantina di chilometri di trasferimento in guardia, riuscendo a raggiungere l’arrivo di Como.”
Una chiusura del cerchio che ha messo a dura prova i nervi del trentino ma che, al tempo stesso, amplifica la gioia per il successo raggiunto, ulteriormente valorizzato da un Trofeo Open N5 che, pur non essendo ancora concluso sulla carta, lo vede già matematicamente vincitore.
“In una sola gara” – conclude Rigo – “abbiamo patito tutta la sfortuna che non abbiamo avuto in un anno intero. La testardaggine e la determinazione di tutti noi, mia ma anche di Daiana e di tutto il team, ci ha permesso di arrivare a festeggiare questo titolo. Cinque vittorie ed un secondo posto che ci consentono di portare a casa anche il Trofeo Open N5, vincendo tutto quanto era a disposizione. Grazie a tutti i partners, alla Scuderia Malatesta ed al suo presidente Andrea Mini. Grazie a Daiana ed ai fratelli Colonna. N5, in Italia, è uguale a Power Brothers.”