In Sardegna Rigo soffre ma allunga in vetta

Un rocambolesco Nuraghi e Vermentino permette al pilota di Borgo Valsugana, secondo a conti fatti, di aumentare il divario con la concorrenza targata N5 Italia.

Sulla carta ci si attendeva una lotta a due, poi allargatasi a tre con l’inserimento nella sfida dei temuti sterrati sardi, resi famosi dal mondiale.

Questa, in sintesi, l’edizione 2022 del Rally dei Nuraghi e del Vermentino, penultimo appuntamento del Campionato Italiano Rally Terra nonché del Trofeo N5 Italia.

Riccardo Rigo arrivava da un prestigioso poker di inizio stagione, avendo piazzato la propria zampata al Sanremo, all’Adriatico, al Master Show di Talacchio ed al San Marino ma l’assenza forzata in quel di Roma era riuscita a riaprire i conti di una partita che sembrava ormai chiusa.

Preannunciato un atteso testa a testa con Porro e la sua Toyota Yaris N5 il portacolori della Scuderia Malatesta si trovava ben presto con la strada spianata, causa problemi tecnici del principale antagonista, ma le prove speciali isolane avevano ben altri programmi per lui.

Consapevole di avere un’importante occasione tra le mani Rigo, affiancato da Daiana Darderi sulla Citroen DS3 N5 curata da Power Brothers, partiva cauto al Venerdì ma il secondo giro sulla “Oschiri” gli tendeva uno sgambetto che poteva anche rivelarsi fatale per la stagione.

 

“Sulla seconda prova speciale” – racconta Rigo – “abbiamo piegato due cerchi e questi si sono appoggiati sul montante della pinza freni, costringendoci a fermarci per controllare l’entità del danno. Dopo aver capito che potevamo continuare siamo ripartiti ma il ritardo che avevamo accumulato era davvero incolmabile. Avevamo già intuito che questa prova sarebbe stata molto dura per noi ed infatti, nelle ricognizioni, avevamo forato ben quattro gomme sulla nostra auto.”

 

Terminata la prima frazione di gara con oltre tre minuti e mezzo dal compagno di colori Camporese era ben chiaro come l’unico obiettivo plausibile fosse quello di tagliare il traguardo.

Cercando di stare ben lontano da ogni possibile rischio il trentino firmava l’unico scratch al Sabato, sulla seconda “Alà dei Sardi”, recuperando in un colpo soltanto lo stesso divario che aveva perso in avvio ma rimanendo comunque concentrato su quanto aveva già prefissato.

Il secondo di classe N5 finale, pur con un pesante distacco, consente a Rigo di festeggiare l’allungo in testa alla provvisoria del Trofeo N5 Italia, ora a più trentacinque sul primo rivale.

Una partita ancora aperta, per quanto riguarda la massima serie tricolore, con un Trofeo ACI Como che metterà sul piatto altri quarantatré punti, per un finale di annata incandescente.

Nel Trofeo Open N5 leadership confermata ma l’aver raggiunto i sei risultati utili mette Rigo davanti al fattore scarti, dando la possibilità alla concorrenza di tentare un disperato assalto.

 

“La nostra prestazione è stata fortemente condizionata dal campionato” – aggiunge Rigo – “perchè un nostro ritiro avrebbe compromesso pesantemente la classifica. Abbiamo corso con il solo intento di schivare le grosse pietre che erano disseminate sul cammino. Ci giocheremo il Trofeo N5 Italia a Como mentre per l’Open dovremo vedere cosa succederà nelle prossime gare. Grazie a Daiana, alla Scuderia Malatesta di Andrea Mini ed ai fratelli Colonna.”