Il penultimo atto, della neonata serie, vedrà il pilota di Borgo Valsugana giocarsi la testa della classifica, mantenuta ora a pari merito, nel suo San Martino di Castrozza.
Riccardo Rigo torna finalmente a casa, in vista dell’imminente Rally San Martino di Castrozza, dopo una lunga attesa che dura dal 2004.
L’amore per i fondi a scarsa aderenza aveva allontanato, nelle ultime stagioni, il pilota di Borgo Valsugana dalle strade amiche del Trentino ma la caccia al neonato Trofeo Tricolore N5, ideato dal vulcanico Alfredo De Dominicis, gli consentirà di tornare a correre tra le mura amiche.
Scorrendo la classifica provvisoria il portacolori della Scuderia Malatesta, in seguito ad uno sfortunato San Marino, si ritrova a condividere la prima posizione con Bizzozero, a pari punti, mentre il terzo in classifica, Garosci, viaggia con un distacco di sole nove lunghezze.
Una classifica molto corta che renderà questo penultimo atto stagionale, prima di ritornare sugli sterrati del Liburna, un crocevia chiave per iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro della serie.
Partita invece già chiusa, a priori per la relativa classifica, in un Campionato Italiano WRC che vede il solo Porro partente nei primi tre appuntamenti stagionali e quindi già irraggiungibile.
“Sarà una gara decisiva per il Trofeo Tricolore N5” – racconta Rigo – “che è uno dei nostri principali obiettivi stagionali. Dopo l’amaro ritiro del San Marino, per rottura di un semiasse, ci ritroviamo a pari punti al primo posto. Il San Martino di Castrozza è una gara speciale per me, ho corso qui ininterrottamente dal 1995 al 2004. Poi sono rimasto attratto dal fascino della terra ed ho continuato su quella tipologia di fondo. Ricordo l’ultima volta, nel 2004, quando eravamo decimi assoluti, prima di ritirarci per noie meccaniche, ma anche la top ten del 1996, primo di classe, con l’Opel Corsa GSI. Sulla Malene, di quell’anno, c’era un punto dove si passava davanti alla casa di montagna del mio navigatore di allora, Mauro Braito. Parliamo del figlio di Gianni Braito, navigatore ufficiale Opel con Lucky e Svizzero. In quel 1996 Gianni ci seguiva su un tavolino, con tutti i suoi cronometri, e quando siamo passati ha esultato, ribaltando il tavolino per il tempo che aveva rilevato. Ogni volta che passo in quel punto ricordo quella scena.”
Sei le prove speciali previste per il ritorno casalingo di Rigo, al via con la Citroen DS3 N5 curata da Power Brothers dei fratelli Colonna e condivisa con Daiana Darderi sul sedile di destra.
“Manghen” (22,01 km), “Malene” (16,81 km) e “Gobbera” (8,25 km) saranno percorse per due passaggi in sequenza, a completare i poco meno di novantacinque chilometri cronometrati.
“Considerando la mia lunga assenza dall’asfalto” – aggiunge Rigo – “abbiamo corso, lo scorso weekend, al Bianco Azzurro ed abbiamo trovato delle regolazioni buone per il San Martino di Castrozza. È la gara di casa, dove sono cresciuto. Sono strade che mi si addicono, sequenze infinite di curve che richiedono un ritmo costante. Credo che l’agilità della DS3 ci aiuterà su questo tipo di strade. Puntiamo dritti al campionato, questo è il nostro obiettivo principale quindi daremo il massimo per raggiungerlo. Comunque vada voglio ringraziare chi mi è stato vicino, in particolare mio figlio Jacopo che mi ha aiutato a rispolverare le vecchie note del 2004.”